Ortopedia: come curare l’artrosi

In questo articolo parliamo di artrosi, una malattia degenerativa che colpisce le articolazioni deteriorando la cartilagine, provocando dolore nella zona colpita. Nei seguenti paragrafi ti spiego come curare l'artrosi, qual è la differenza con l'artrite e quali sono i sintomi principali.

Cos'è l'artrosi

L'artrosi viene definita anche artropatia proprio perché colpisce le articolazioni, principalmente anca, ginocchio, colonna vertebrale e dita delle mani e dei piedi. É considerata una malattia reumatica e, nei casi più gravi, può diventare addirittura invalidante.

L'artrosi colpisce principalmente le donne, soprattutto quelle che hanno superato i 55 anni, quando le ossa sono più deboli dopo le modifiche dovute alla menopausa. Prima dei 45 anni però sono gli uomini ad esserne maggiormente colpiti, una precocità legata probabilmente all'attività lavorativa.

L'artrosi determina la scomparsa della cartilagine che consente alle ossa di scorrere facilmente. In assenza di cartilagine le ossa sfregano l'una contro l'altra, condizione che provoca infiammazione e dolore alle articolazioni.

Tra i fattori di rischio ci sono l'obesità, un precedente trauma o una storia familiare di artrosi.

Differenza tra l’artrosi e artrite

Vale la pena analizzare le differenze tra artrosi e artrite. Si tratta di due patologie con nomi simili e che colpiscono le articolazioni, inoltre possono avere anche sintomi in comune. Conoscere le differenze però è importante per capire quale trattamento di ortopedia adottare.

L'artrosi è una malattia degenerativa causata dall'usura delle articolazioni. Colpisce prima la cartilagine per poi arrivare fino all'osso sottostante e risulta particolarmente diffusa tra la popolazione anziana. La cartilagine si consuma e quindi le due estremità ossee arrivano a toccarsi fino a deformarsi, causando dolori e difficoltà nei movimenti.

L'artrite è invece una patologia infiammatoria che si sviluppa più rapidamente. Parte dalla membrana sinoviale posta tra l'osso e la cartilagine. Tale malattia può essere anche autoimmune, cioè determinata da qualche alterazione del sistema immunitario. Può quindi colpire i soggetti di qualsiasi età, soprattutto tra i 30 ed i 60 anni. Può anche presentarsi prima dei 30 anni ed in questi casi si chiama artrite reumatoide giovanile. Colpisce principalmente le piccole articolazioni delle mani e dei piedi.

Che sintomi porta l’artrosi

Concentriamoci adesso sui sintomi dell'artrosi. Si possono accusare nell'artrosi sintomi iniziali piuttosto blandi. Il dolore iniziale non è particolarmente forte, ma tende ad aumentare nel corso del tempo. Può presentarsi più forte al mattino, per poi gradualmente attenuarsi nel corso della giornata.

Per chi svolge attività impegnative il dolore potrebbe aumentare improvvisamente e risultare lancinante. Un'articolazione affetta da artrosi può risultare rigida o presentarsi gonfia, sembrando più grande o deforme alla vista. Sull'articolazione malata possono comparire anche delle protuberanze.

Eventuali frammenti di cartilagine possono impedire il corretto funzionamento dell'articolazione e, durante i movimenti, si sente una sorta di scricchiolio, un "clic" a cui fa seguito un rumore stridente di ossa.

Sintomi tipici sono i noduli di Heberden (rigonfiamenti ossei che si sviluppano tra le articolazioni interfalangee delle mani) e i noduli di Bouchard (manifestazione di artrosi a livello delle articolazioni interfalangee prossimali).

Come curare l’artrosi

Paragrafo finale sull'artrosi sintomi e cure. L'ortopedico esegue innanzitutto un'anamnesi completa, un esame fisico ed i raggi X. Può anche richiedere altri esami di laboratorio se li ritiene necessari.

Il medico, dopo aver conosciuto la storia del paziente ed essersi informato sulla tipologia e sulle tempistiche della manifestazione dei dolori, con l'aiuto degli esami può stilare la sua diagnosi e capire quale cura per artrosi adottare.

L'artrosi non può essere eliminata, ma si può almeno rallentare. Per questo motivo è importante un'attenta prevenzione presso uno studio di ortopedia avanzato e professionale.

I trattamenti non chirurgici comprendono una serie di "best practices" che vanno a modificare lo stile di vita del paziente, che dovrebbe evitare attività e sport usuranti a beneficio di attività a basso impatto e seguire un'alimentazione equilibrata. All'occorrenza possono essere prescritti farmaci anti-infiammatori e programmi di fisioterapia.

Nei casi di artrosi avanzata è necessario ricorrere al trattamento chirurgico che comprende:

• artroscopia;
• osteotomia;
• fusione articolare;
• sostituzione delle articolazioni con la protesi.