Chirurgia plastica, ecco quando applicarla
Moltissime donne e uomini ricorrono alla chirurgia plastica ed estetica per affrontare i segni del tempo, inestetismi, problemi legati all’estetica del viso o di altre parti particolarmente visibili del corpo. Non solo per migliorare una determinata area del proprio organismo ma, soprattutto, per ripristinare un equilibrio psicofisico.
Molto spesso accade che alcune zone del proprio corpo sono rifiutate per la loro forma originaria oppure per quella che, conseguentemente ad alcuni eventi, possono assumere. Pensiamo al rapporto che le donne hanno con il proprio fisico e, in particolare, con glutei e seno. Queste due aree, oltre ad avere una forma facilmente modificabile col passare del tempo, possono essere considerate come l’epicentro della femminilità.
Agire grazie ad un intervento specializzato significa armonizzare l’intera silhouette così da donare quella giusta forma al corpo di cui la donna sente esigenza di riavere. Va da sé che la chirurgia plastica si estende anche per altre zone fondamentali e non è strettamente legata a fattori sempre puramente estetici. La chirurgia ricostruttiva, infatti, ha compiuto passi da gigante soprattutto per gli interventi dei grandi ustionati, riuscendo a ripristinare una forma fisica (soprattutto quando l’intervento è al volto) di zone decisamente danneggiate da eventi violenti e nefasti.
Chirurgia plastica Catanzaro: in cosa si differenzia dalla chirurgia estetica
La chirurgia plastica e la chirurgia estetica vengono solitamente utilizzate come sinonimi. Si tratta però di un errore poiché, pur appartenendo alla stessa disciplina, sono due rami diversi. Entrambe sono finalizzate a garantire il benessere del paziente, basandosi però su concetti e motivazioni differenti. La chirurgia plastica si concentra principalmente sulla riparazione di un trauma, mentre la chirurgia estetica è orientata soprattutto a perfezionare e migliorare l’aspetto fisico.
Andando più nello specifico, possiamo definire la chirurgia plastica come quella disciplina orientata a correggere, riparare e ricostruire le funzionalità degli organi o degli apparati danneggiati. Tali danni e malfunzionamenti degli organi possono derivare da traumi, lesioni, ustioni, patologie degenerative o da cause genetiche. Per tale motivo la chirurgia plastica è chiamata anche chirurgia costruttiva.
Il chirurgo ha l’obiettivo principale di ripristinare le funzionalità degli organi, garantendo allo stesso tempo un aspetto estetico armonioso. La chirurgia plastica può essere applicata al viso, ma anche ad altre parti del corpo compresi i tessuti muscolari, cutanei e adiposi.
Grazie ai passi avanti fatti dalla chirurgia plastica con le nuove tecnologie, molti interventi sono finalizzati a correggere le cicatrici del corpo ed alla ricostruzione mammaria. Nel primo caso l’obiettivo è ridurre la cicatrice, poiché eliminarla è impossibile. Nel secondo caso la finalità principale è ricostruire la mammella, operazione necessaria dopo un intervento per rimuovere il tumore al seno, per consentire alla donna di ritrovare il suo benessere psicofisico.
La chirurgia estetica mira invece a garantire al paziente un miglioramento estetico del corpo e del viso, concentrandosi quindi sugli inestetismi come naso aquilino oppure orecchie troppo grandi.
Prima di procedere con interventi di chirurgia estetica, che sono comunque più invasivi, si passa per le soluzioni offerte dalla medicina estetica che, pur non essendo definitive, assicurano risultati eccellenti.
In pratica la chirurgia estetica punta a donare un aspetto più armonioso alla persone, correggendo le proporzioni e le asimmetrie di determinate parti del corpo o del viso.
Per saperne di più contatta il poliambulatorio di Catanzaro Ipazia, dove troverai risposte a tutte le tue domande.
Dott. Francesco Abbonante
Hai bisogno di un consulto immediato? Prenota la tua visita
Ti risponderemo entro 24 ore per confermare la tua prenotazione
È opportuno fare una distinzione netta tra la chirurgia estetica e la medicina estetica. La prima interviene per alcuni difetti estetici che possono interessare diverse zone del corpo. Il tipo di intervento si svolge in sede chirurgica e migliora nettamente l’armonia e l’aspetto del corpo.
L’attaccatura delle orecchie che, in migliaia di casi, si presentano particolarmente sporgenti assumendo la forma cosiddetta a “sventola” è uno dei casi in cui la chirurgia estetica può davvero cambiare il volto di un soggetto. Ma anche il sollevamento delle palpebre calanti o gli interventi nella zona del collo e del mento sono casi in cui un intervento chirurgico riesce a modificare nettamente l’aspetto in modo armonico.
La medicina estetica, invece, compie un intervento su alcuni difetti che sono o congeniti oppure sopraggiunti a causa dei fattori legati all’età e all’invecchiamento. In questo caso non è necessaria la chirurgia e l’intervento può avvenire anche in sede poliambulatoriale con tecniche non invasive e con tempi di convalescenza decisamente inferiori rispetto ad una azione chirurgica invasiva. La chirurgia può intervenire su ogni zona del corpo, in particolare su viso, naso e seno. La medicina, parimenti, interviene su diverse zone del corpo, in particolare il viso.
La chirurgia estetica ha come obiettivo principale l’armonizzazione generale della fisionomia del paziente che sceglie di sottoporsi ad un intervento invasivo. L’azione del medico chirurgo è, quindi, volta all’ottenimento di un risultato che appaia quanto più naturale possibile e mai artefatto, primo elemento da scongiurare per chi vuole ripristinare uno status di benessere con sé stessi.
Tra gli interventi al viso più applicati spunta: la blefaroplastica per le palpebre cadenti; lipofilling o lifting del viso come interventi non invasivi volti al cosiddetto ringiovanimento del viso e del collo; l’otoplastica per la correzione delle orecchie molto discostate dalla cavità facciale; interventi per l’eliminazione o la riduzione di cicatrici presenti sul volto.
Molto diffusi sono anche gli interventi al naso, sia per la riduzione che per l’aumento del volume o anche per la correzione di alcuni aspetti legati alla funzionalità respiratoria, problematica per chi ha subito alcune deviazioni del setto nasale. Tra i cardini della chirurgia estetica vi è l’intervento estetico al seno. In questo caso l’azione è volta o alla riduzione (mastoplastica riduttiva) oppure, come nella gran parte dei casi, all’aumento del volume (mastoplastica additiva o la mastopessi, tecnica chirurgica per intervenire su un seno cadente). Non manca l’azione dedicata anche ad altre zone del corpo: in particolare il lifting delle braccia, la liposuzione per aspirare grasso depositato in alcune zone del corpo e la gluteoplastica per agire sul gluteo per modificare il rilassamento sopraggiunto dei tessuti.
Gli interventi con tecniche non invasive di medicina estetica offrono un allettante compromesso per chi vuole ottenere ottimi risultati in pochissimo tempo con un tempo di remissione praticamente nullo ed una percentuale contenutissima di controindicazioni.
Questi interventi avvengono in sede ambulatoriale grazie all’utilizzo di tecnologie e sostanze di ultima generazione, con effetti duraturi nel tempo ma comunque riassorbibili. Le infiltrazioni di acido ialuronico, ad esempio, rappresentano il trattamento più richiesto. Nella zona da trattare si inseriscono alcune cannule che servono ad iniettare la sostanza che andrà a rinvigorire e rimpolpare la parte depressa.
Il trattamento ha una durata che va dai 6 mesi fino ai 14 mesi, momento dal quale è previsto un riassorbimento naturale della sostanza iniettata. L’applicazione di acido è consigliata per una maggiore pienezza delle labbra; per le pieghe nasolabiali; rughe in genere: contorno viso; esiti cicatriziali dopo eventi traumatici o esiti post acne.
La mastoplastica additiva è tra le tecniche chirurgiche più richieste e utilizzate per intervenire sul rimodellamento e aumento del volume del seno. L’azione si svolge mediante l’inserimento di una protesi all’interno della cavità mammaria. In questo caso il medico chirurgo plastico deciderà il tipo adatto di protesi da inserire secondo la forma che si vuole ottenere, tenendo in considerazione anche il contenuto e il tipo di superficie (liscia oppure rugosa).
Tutte le protesi sono in silicone con gradi di coesività (livelli di morbidezza) differenti e assicurano una incredibile sicurezza e confort. Questo aspetto chiarisce, grazie a numerosi studi scientifici che non può esserci un collegamento tra l’insorgere di un tumore al seno ed un intervento di inserimento di protesi a fini estetici. Tenerle sotto controllo, però, è prassi diffusa: nel corso del tempo possono essere sostituite per sopraggiunte complicanze, per rottura oppure per volontà personale.
La forma di una protesi, e la relativa forma che il seno assumerà, è a goccia (profilo anatomico) oppure a consistenza rotonda. Le prime vengono utilizzate per donne che hanno un seno cadente e che presentano già un profilo armonico. Quelle a goccia per chi, invece, presenta un seno molto piccolo e vuole ottenere un effetto naturale.